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L'obiettivo di questo laboratorio è mettere in evidenza, attraverso autorevoli apporti, esempi empirici, paper scientifici o pubblicazioni, gli ambiti concreti di applicazione e realizzazione della R&S nel campo delle scienze umanistiche (scienze umane, giuridiche, economiche e della mediazione linguistica) e, in particolare, la relazione con il Piano Nazionale Impresa 4.0.
Ogni Azienda, più o meno consapevolmente, investe quotidianamente in innovazione: la premessa è contenuta nel secondo capitolo del Manuale di Frascati, dove si recita che la "ricerca e lo sviluppo sperimentale comprendono lavori creativi e sistematici intrapresi per aumentare il patrimonio delle conoscenze, comprese quelle relative all'umanità, alla cultura e alla società, e per concepire nuove applicazioni delle conoscenze disponibili" (Cap. II, 2.2, sottoparagrafo 2.5).
Tale tipologia dell'investimento umanistico, calato nella misura del 4.0, ovvero dell'innovazione, non riguarda esclusivamente la pragmatica produzione di un prototipo o prodotti finito, bensì si origina, si sviluppa, si realizza attraverso il costante investimento del e nel capitale umano, che ogni individuo, da un lato, ed ogni Azienda, dall'altro, è in grado di mettere in atto.
La creatività appartiene alla mente delle persone, lo sviluppo agli strumenti di cui ogni singola Azienda, ciascuna per il proprio ambito, dispone.
Il campo delle scienze umane non è immediatamente circoscritto, perché si interseca con propositiva interattività con altre discipline, che afferiscono all'ambito delle scienze sociali, artistiche, alla psicologia, ma proprio per la sua "plasticità" e duttilità permette l'apertura verso nuovi ambiti di studio, verso un nuovo benessere.
I paper pubblicati in questa sezione hanno il preciso obiettivo di analizzare con metodo scientifico la relazione tra il piano industriale 4.0 e le scienze umanistiche, evidenziando come il concetto di benessere sia in stretta correlazione con quello del “fare ricerca”, dell'investire nell’innovazione. Tale correlazione, infatti, se da un lato genera un enorme vantaggio per l’azienda stessa, comportando l'accesso alle agevolazioni economiche di Impresa 4.0, dall'altro è in grado di generare un salto in avanti, un aumento della conoscenza in quegli ambiti direttamente correlati alla persona, un diffuso e consapevole benessere ed una conseguente e rilevante ricaduta sulla qualità del lavoro.